Dal Comune

Il processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione continua e investe anche la cittadinanza: a partire dal 3 agosto 2026 infatti, la Carta di Identità cartacea non sarà più valida per espatriare, rendendo obbligatoria a tal fine la CIE (Carta di Identità Elettronica), documento dal 2019 disponibile in tutti i Comuni italiani.

 

A tal proposito, si allega alla newsletter la rassegna stampa dell'articolo pubblicato in data 26 luglio dal quotidiano Il Tirreno, realizzato anche grazie al contributo dell’esperto ANUSCA di anagrafe Romano Minardi, intervistato in merito all'argomento.

 

Quella che si configura è una vera e propria rivoluzione che -secondo i dati resi noti da Romano Minardi di ANUSCA- ha già coinvolto oltre 53 milioni di cittadini, oggi già in possesso della CIE, e che entro il 3 agosto 2026 arriveranno a 60 milioni. Secondo ANUSCA ci si attendono pertanto oltre 7 milioni di nuove richieste, con tempi tecnici per il rilascio che potrebbero subire rallentamenti soprattutto a ridosso del termine della scadenza, in pieno periodo estivo

 

La nuova disposizione è prevista dal Regolamento europeo 1157/2019 a prescindere dalla data di scadenza scritta sulla carta di identità cartacea, per garantire da un lato maggiore sicurezza (il documento di identità cartaceo può essere facilmente contraffatto) e dall’altro facilità di controllo in aree ad alta affluenza come gli aeroporti grazie alla Mrz (Machine readable zone, zona leggibile da una macchina) prevista nella tessera digitale

 

Si ricorda che per il rilascio della nuova CIE non serve che quella cartacea sia scaduta: è sufficiente prendere appuntamento presso il proprio Comune di residenza, con tempi di attesa che variano a seconda dell’amministrazione. È necessario recarsi all’appuntamento con fototessera conforme alle norme ICAO (Organizzazione internazionale dell’aviazione civile), la vecchia carta d'identità (nel caso sia stata rubata o persa, serve la denuncia presentata alle forze dell'ordine e un altro documento di riconoscimento) e il codice fiscale. Si suggerisce anche di dotarsi di bancomat per effettuare il pagamento attraverso il pos.

 

La procedura presso l'Anagrafe è rapida e consente al Comune di collegarsi all’ANPR (Anagrafe nazionale della popolazione residente), mentre successivamente vengono rilevate le impronte digitali del cittadino (quella dell’indice sinistro e, se non leggibile, quella dell’indice destro).

 

La consegna della CIE non è immediata, ma viene recapitata a casa del richiedente o presso l’ufficio comunale in sei giorni lavorativi. Tale documento, che ha durata massima di 10 anni, si rivela fondamentale non soltanto per i viaggi oltre confine, ma anche per accedere ai servizi digitali della PA come alternativa allo SPID.

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